Dott. Marco Cendali
Fisioterapista

“Ho creato il metodo rebite per rispondere alla necessità di risolvere le sintomatologie dolorose legate al serramento, con un prodotto più efficiente che punta alla rieducazione muscolare.”

Chi sono

Sono nato a Torino nel 1962, la prima parte della mia carriera è stata dedicata ai denti: diplomato odontotecnico nel 1981 dopo varie esperienze lavorative e numerosi corsi di formazione sono stato titolare di laboratorio dal 1990 al 1995.
Il mio interesse specifico ha sempre riguardato la gnatologia, ho collaborato per 4 anni con una nota azienda di attrezzature gnatologiche, sono stato relatore di conferenze e docente di corsi in gnatologia odontotecnica, specializzato nella costruzione di placche occlusali e bite.

Il desiderio di approfondimento della materia mi ha portato ad indagare i rapporti tra l’occlusione dentale ed il resto dell’organismo, ed ho iniziato a frequentare corsi di osteopatia, craniosacrale, massaggio e postura. L’esigenza di una conoscenza sempre più approfondita mi ha spinto ad iscrivermi al corso universitario di fisioterapista nel 1996, ed a completarlo nel 1999 con il massimo dei voti e la lode con tesi “l’esercizio terapeutico nella riabilitazione dei disordini cranio-cervico-mandibolari.

Gnatologia, fisioterapia e osteopatia

Ho continuato ad approfondire le mie conoscenze di terapia e riabilitazione del distretto cranio cervico mandibolare con numerosi corsi di aggiornamento relativo a tecniche e metodologie fisioterapiche ed osteopatiche. Coniugare le approfondite conoscenze della gnatologia con la fisioterapia e l’osteopatia mi consentono di comprendere in modo completo le patologie disfunzionali della mandibola e di offrire una possibilità terapeutica ampia e specifica. Mi risulta altresì naturale capire le problematiche specifiche dell’occlusione dentaria e collaborare quindi con facilità con gli odontoiatri. Propongo, controllo e modifico personalmente gli ausili occlusali, placche e bite.

Perchè ho creato
Rebite

Lo scopo iniziale del rebite, quando ho cominciato a concepirlo, era la terapia domiciliare, l’esercizio coadiuvante del mio intervento terapeutico, per un lavoro causale sul serramento dentale e come esercizio propriocettivo; questo perché i tradizionali esercizi da casa vengono solitamente eseguiti poco e male e spesso sono vissuti come prassi assai noiosa dalla maggior parte dei pazienti, inoltre, sul tema specifico del serramento, non esistevano esercizi mirati semplici da spiegare ed eseguire.

In seguito ho notato che un considerevole numero di casi migliorava, o addirittura risolveva completamente, con il semplice uso del rebite e senza un mio intervento, e continuando ad applicare il metodo per un periodo variabile tra le 4 e le 8 settimane, si stabilizzava completamente.

Circa 20 anni fa ho cominciato ad usare varie placche in commercio ed a preparare dei prototipi, testando tutti gli aspetti e gli effetti della terapia.
Questo mi ha permesso di arrivare ad un protocollo di utilizzo efficace e pratico, che uso ormai da almeno 5 anni con la versione definitiva del Rebite. Un altro aspetto dal quale ho attinto esperienza è l’ambito dell’esercizio terapeutico.